Per acquistare il libro: https://www.lafeltrinelli.it/vergine-della-rivelazione-messaggio-delle-libro-francois-vayne/e/9788892985179
Leggete anche la mia intervista sull’argomento nel sito del settimanale Famiglia Cristiana: https://www.famigliacristiana.it/articolo/la-madonna-della-rivelazione-una-ricerca-affascinante-su-cui-ancora-mi-interrogo.aspx
Introduzione
«Per prepararvi per il giorno del grande combattimento di Dio»
«Lo Spirito Santo discende presto sopra di voi, per fortificarvi, se lo chiedete con fede, per prepararvi e fortificarvi nel giorno del grande combattimento di Dio!». Parole della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane. Dopo mesi di ricerche negli archivi del Dicastero per la Dottrina della Fede, l’ex “Sant’Uffizio”, che mi sono stati eccezionalmente aperti grazie alla domanda del cardinale Angelo De Donatis, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, mi interrogo ancora sugli avvenimenti verificatisi alle Tre Fontane, nei bassifondi romani, nel 1947. Il dubbio non è, come diceva Ernest Renan, un omaggio reso alla verità?
I numerosi documenti riservati che ho consultato rivelano, in ogni caso, che il bene e il male in questa storia s’intrecciano, un po’ come nelle nostre vite. La Chiesa cattolica non ha né condannato né riconosciuto le apparizioni mariane delle Tre Fontane, riportate da un padre di famiglia e dai suoi tre figli. Come per le apparizioni di Cristo risorto, che i quattro Vangeli riportano in modo diverso, alle volte contraddittorio, quelle della Vergine Maria ci lasciano liberi di credervi oppure no. Tale è la delicatezza del Cielo verso di noi.
La difficoltà del mio lavoro, all’inizio, è stata quella di confrontarmi con la personalità complessa del principale testimone, un uomo violento e settario, la cui conversione è stata un lungo cammino. «Perché un pensiero cambi il mondo, bisogna che cambi prima la vita di colui che lo esprime. Che cambi in esempio», diceva Albert Camus. Solo la testimonianza può rinviare a colui che ne è la fonte. Bruno Cornacchiola, il veggente che ha ricevuto e trasmesso il messaggio della Vergine alle Tre Fontane, mostra ciò che fa la luce divina quando parla al cuore in una vita ferita, da tempo radicata nell’oscurità: l’esistenza di quest’uomo è progressivamente cambiata e la sua testimonianza è d’ispirazione per coloro che anche oggi si perdono in migliaia di sentieri senza uscita. Ha visto la Vergine, ma è rimasto un peccatore come tutti in lotta con sé stesso, aprendo un orizzonte di speranza a molti altri. In fondo, se siamo onesti, anche la nostra vita non è sempre coerente con la nostra fede, allora perché non dovrebbe essere così anche per Bruno Cornacchiola?
In una prospettiva di misericordia, il messaggio che ci rivolge potrebbe essere: come il buon ladrone, qualunque cosa accada, conserviamo sempre la capacità di rivolgerci verso Gesù senza dimenticare da dove veniamo e rendendo grazie per il cammino percorso. Al di là di quello che ci dice la vita di Bruno Cornacchiola, il lettore potrà avere un’idea di ciò che è accaduto alla Grotta delle Tre Fontane leggendo questo libro dove la premura di Dio si lascia scoprire con pazienza e gradualmente, fino a raggiungere in modo sorprendente l’attualità di questo mondo.
Tre Fontane è spesso stata presentata come la continuazione di Fatima. Questa, difatti, sembra essere confermata dalla tragica situazione internazionale, con la guerra mondiale che oppone sempre più la Cina e gli Stati Uniti e con la minaccia nucleare che accompagna questo crescendo di pericoli. «L’oscurità della coscienza, il male che aumenta, vi testimonieranno il momento giunto della catastrofe finale; si scatena l’ira in tutta la Terra, la libertà satanica, permessa, farà strage in ogni luogo. Momento di sconforto e smarrimento sarà sopra voi; unitevi nell’amore di Dio, attenetevi ad una sola regola: il Vangelo vivo!» confida la Vergine della Rivelazione. «Il mio corpo non conobbe corruzione, la mia carne non poteva marcire, e non marcì […] fui portata da Gesù mio Figlio e dagli angeli in Cielo» precisa nel contesto degli ultimi tempi, come per ricordare all’umanità di passaggio sulla Terra, a prepararsi fin da ora, a quella meta di pienezza che consiste nel vivere eternamente nel cuore della Trinità.
Pio XII proclamò il dogma dell’Assunta nel 1950, trovando nel messaggio mariano delle Tre Fontane l’appoggio celeste, così come prima di lui Pio IX che proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione e lo vide confermato dalle apparizioni mariane di Lourdes. Questi due dogmi sono essenziali per la fede cristiana, il primo rappresenta le primizie – il fatto che Maria accoglie “perfettamente” il dono di Dio – e il secondo illustra che in Maria si è compiuta la Salvezza e che la Risurrezione è veramente promessa ai piccoli di Dio. A questa vita divina verso la quale ci attira la Vergine possiamo prendere parte accogliendo la Parola di Dio e mettendola in pratica come spiega il messaggio delle Tre Fontane. Sapendo che è cibo per l’anima, il gusto per la Parola di Dio dovrebbe portarci a porci ogni giorno questa domanda: «Che cosa abbiamo mangiato oggi?».
A questo proposito, mi ha commosso mentre scrivevo questo libro, scoprire che Cerere, dea dell’agricoltura, del raccolto e della fertilità, adorata dal popolo, vestita di verde e venerata il 12 aprile a Roma, nell’antichità, portava sul suo cuore un covone di grano, mentre la Vergine della Rivelazione, che si presenta – casualmente – il 12 aprile alle Tre Fontane, anch’essa vestita di verde, tiene sul cuore il libro della Parola di Dio. Il Cielo risponde alla secolare preghiera dell’umanità in attesa e la Vergine viene a ricordarci che la Parola di Dio ci nutre, che «non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4, 4). «Le parole che vi ho detto sono spirito e vita». Ce lo dice Gesù (Gv 6, 63), e: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo: se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno» (Gv 6, 51). Tenendo tra le braccia la Parola di Dio, come una madre tiene il suo bambino, è infatti suo Figlio, Parola viva, che la Vergine della Rivelazione viene a presentarci alle Tre Fontane, così come fa a Lourdes quando si presenta già gravida dell’eterna Parola, Dio Figlio, il 25 marzo, festa dell’Annunciazione.
Inoltre, questa apparizione delle Tre Fontane avvenne nel luogo in cui fu decapitato san Paolo, non lontano dalla basilica a lui dedicata, dove è eretta la sua statua, raffigurante l’apostolo che porta una spada al cuore, simbolo per lui della Parola di Dio. La Vergine, facendo eco all’apostolo Paolo, sembra volerci dire: «Prendete la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio» (Ef 6,17) che è verace, efficace e penetrante. Questa Parola ci viene offerta alle Tre Fontane affinché possiamo vivere di Essa, per difenderci dalle insidie del demonio. «La luce dell’anima e il suo nutrimento eterno non sono altro che la Parola di Dio, senza la quale l’anima non può godere della vista e neppure della vita: il nostro corpo muore, per mancanza di assorbimento di cibo, allo stesso modo, la nostra anima perisce, per non ricevere la Parola di Dio» (san Cesario d’Arles, Sermone VI).
Alla luce di tale messaggio evangelico centrato sulla Parola di Dio che è il Verbo fatto carne in Maria, l’apparizione della Vergine a Roma ha dato vita a un santuario – “Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane” – dove pellegrini da tutto il mondo sono invitati a recarsi, durante i giubilei del 2025 e del 2033, a pregare sia per il Papa che per la pace. Ciò di cui sono certo, frequentando assiduamente questo luogo di silenzio abitato da una Presenza, è che la Madre di Dio effonde per tutti, in abbondanza, le grazie dello Spirito Santo!
François Vayne