Mercoledì all’udienza generale, il Papa ha salutato tutti i pellegrini rivolgendosi in particolare a quelli di lingua araba venuti dalla Terra Santa, ” da dove partì la buona novella che si sarebbe diffusa fino agli estremi confini della terra.” “Nonostante le difficoltà, rimangono portatori coraggiosi e gioiosi del messaggio di salvezza, di verità e di benedizione” ha detto loro, aprendo una finestra di speranza, ricordando il suo prossimo viaggio in Albania, nazione musulmana martoriata e colpita proprio alle porte dell’Europa. Francesco ha chiesto ai pellegrini di pregare per il successo di questo visita di circa undici ore nei Balcani, domenica 21 settembre, sicuramente una tappa simbolica, essendo il suo primo viaggio in Europa lontano dalle grandi capitali … “Questo paese che ha sofferto molto, dopo un regime ateo terribile, convive in maniera pacifica tra religioni”, ha sottolineato il Santo Padre, portando l’Albania ad esempio, come promessa di un nuovo futuro possibile, esempio valido particolarmente per il Medio Oriente. Secondo fonti irachene questo viaggio sarebbe ad alto rischio, considerando il drammatico contesto internazionale e gli interessi che alimentano le divisioni tra cristiani e musulmani per la conquista del mondo. Sappiamo che il Papa non ha mai dato la sua benedizione agli attentati in Iraq e Siria, ha semplicemente detto tornando dalla Corea che “è giusto fermare un aggressore ingiusto” senza parlare di bombardamenti o di fare la guerra. Ha aggiunto: “Quante volte, con la scusa di fermare l’aggressore, i capi dei popoli assoggettati fanno una guerra di conquista! “. Chi si nasconde dietro lo spaventapasseri jihadista e a quale strategia mira? Anche noi, come il Santo Padre ha fatto giovedì scorso a Santa Maria Maggiore, confidiamo ogni momento del viaggio a Maria, Salus Populi Romani. Invochiamo la Beata Madre Teresa, albanese, e Giovanni Paolo II, il primo papa “martire vivente”, e affidiamo alla protezione celeste Francesco, che sarà accompagnato dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto, da Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati e dal Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Il Santo Padre saluterà i rappresentanti di tutte le religioni durante l’incontro presso l’Università Cattolica ‘Nostra Signora del Buon Consiglio “, fondata una decina di anni fa a Tirana. La pratica religiosa, prima di essere formalizzata, era proibita nel “paese delle aquile” nel 1967, costringendo cattolici, ortodossi e musulmani ad andare a nascondersi per vivere la loro fede. Di fronte a un fondamentalismo laico che perseguita i credenti in tutto il Vecchio Continente, l’Albania è senza dubbio anche un modello da seguire.